Labirinti di tempesta

Il cuore è un labirinto.

È difficile uscirne: dai sentimenti non si scappa.

Le sensazioni, gaie o malinconiche, non si possono domare.

Queste poesie rispecchiano il bisogno di sfogare le proprie sensazioni, i propri momenti di gioia e di tristezza, di indecisione; esprimerli in una fusione armonica di suoni e di odori, di colori e sentimenti danzanti in mari di idee.

Idee utopiche. Ideologie d'artista.

Era inevitabile che un architetto così grintoso, forse eccessivamente - ma con eleganza -, non potesse concedersi alla leggiadria e alla trasparenza delle poesia. Poesie che, pur essendone studiata la metrica, nascono dall'animo burrascoso e svelano, improvvise, la parte più nascosta della propria personalità: il subconscio, così strambo e incomparabile, inebriante come la neve d'inverno.

Strambo e spruzzante, come l'architettura, un'arte che inevitabilmente si accomuna alla poesia.

Due arti persistenti nel tempo, arti infinite, senza età.

Arti, in misteriosi labirinti.

Michele Fiorillo

Verona, 23 marzo 1995


Burrasca

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